Un biglietto di 65 euro,viene a costare,con questi maestri della truffa,89,23 euro,con obbligo di spedizione del biglietto imposto,prevendita,e commissioni sula prevendita. In pratica con quanto “spiumano”con un concerto vanno alle Bahamas per una settimana.Per registrarsi da questi loschi figuri,e una Via Crucis,con milioni di dati richiesti,e sito “performante”come un canotto in mezzo ad un uragano.Questo ladrocinio dovrebbe essere valutato dalle competenti autorità preposte ad evitare che questi signori possano vivere come zecche aggrappate alla carne dei cittadini,e senza concorrenza poter taglieggiare i malcapitati utenti.Anche gli artisti dovrebbero avere più rispetto per i propri fan,non affidandosi a questa gentalia priva di scrupoli e senza etica.